CHIESA SAN DONATO IN POLVEROSA
BREVE EXCURSUS STORICO
Correva l’autunno del 1187 quando Gerusalemme e il Santo Sepolcro furono riconquistati dai musulmani. L’Occidente, attraverso i principali re, reagì a questa perdita e le grande potenze si apprestarono a organizzare la terza crociata, sotto il pontificato di Papa Clemente III. Il legato del Sommo Pontefice per l’invio della crociata fu il vescovo di Ravenna, Gerardo; come luogo di partenza per i crociati fiorentini fu scelto San Donato alla Torre. All’occasione, il 2 febbraio 1188, la chiesa fu solennemente consacrata dal vescovo Gerardo. La terza crociata non portò a buon fine i suoi obbiettivi.
È questo, forse, uno dei momenti storici più rilevanti della Chiesa di San Donato in Polverosa (anticamente chiamata San Donato alla Torre); la testimonianza ne è la festa patronale della chiesa, festeggiata ogni anno il 2 febbraio, giorno della sua consacrazione. L’origine della chiesa risale a poco prima dell’anno 1000 quando, secondo un’antica leggenda, una principessa pagana arrivò in questi luoghi; convertita, comprò il terreno, lo fece disboscare e vi costruì una casa con una chiesa e una torre. Alla sua morte, come lasciato nel testamento, dalla sua casa fu costruito un monastero a cui andarono tutti i suoi beni.
Inizialmente, il monastero apparteneva ai Canonici Agostiniani Portuensi, detti “Polverosi” per il colore del loro saio. Verso 1239, il monastero viene concesso dal vescovo di Firenze ai Frati Umiliati; dopo quasi vent’anni passò alle Monache Agostiniane di Santa Cristina, che successivamente scelsero di diventare cistercensi. Nel 1322 avviene una cessione alle cistercensi di San Donato del monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite, situate in Borgo Pinti; le suore “Convertite” lasciarono subito il monastero di Borgo Pinti e si recarono a San Donato. I rapporti tra i due monasteri saranno sempre intensi. Nel 1628 il monastero di Borgo Pinti sarà invece occupato dalle suore carmelitane, cambiando il nome in Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (monastero occupato oggi dalla comunità degli agostiniani dell’assunzione). Le monache restarono a San Donato fino al 1809, all’atto cioè della soppressione degli Istituti Religiosi operata dai francesi; lasciato in abbandono dai nuovi proprietari, il monastero fu comprato dal principe Nicola Demidoff, che vi costruì la sua residenza, una grande villa neoclassica.
Negli anni 1960, attraverso dei doni e acquisti, la chiesa, il campanile e altri piccoli spazi passano in proprietà della nuova parrocchia San Donato in Polverosa. Don Franco Bencini, il nuovo parroco (dal 1963 al 2003) si dedicò molto alla costruzione, materiale e spirituale, della nuova parrocchia. Il suo lavoro fu fedelmente portato avanti, dal 2003 al 2009, da Don Wieslaw Olfier.
Nel novembre 2009, la parrocchia fu affidata dal vescovo di Firenze, Mons. Giuseppe Betori, alla comunità Agostiniani dell’Assunzione, nominando parroco padre Giuliano Riccadonna e vice-parroco padre Lucian Dinca.
Oggi parroco e vice-parroco sono padre Giuliano Riccadonna e padre Joseph Tsongo.
aggiornamento luglio 2024